Immagine di persone che partecipano a obstacle course race

COSA SONO LE OBSTACLE COURSE RACE E PERCHÉ SONO UN MUST

OCR, corsa ad ostacoli, corsa campestre, allenamento militare, obstacle course race: possiamo definirle come preferiamo. Le Obstacle Course Race si sono affermate rapidamente come disciplina sportiva proprio perché uniscono varie caratteristiche ricreando un’esperienza di sport completo ed estremo.

Corsa su tracciati naturali, arrampicata, ostacoli da superare, fango, trasporto pesi, tiri di precisione, trazioni. C’è tutto quello che gli sportivi più intraprendenti possono sognare.

I percorsi sono molto diversi tra loro e gli ostacoli (ad eccezione di quelli obbligatori previsti dal regolamento FIOCR) possono essere di varia natura.

Invictus Epic Race ha pensato a tipologie di percorso differenti: una base, con una lunghezza media (6+ km) e circa 20 ostacoli; un’altra più impegnativa, con un livello di difficoltà maggiore dato dalla distanza (12+ km, quasi il doppio!), e una in versione “shot”, da 130 metri e 6+ ostacoli.

Il punto di forza di questa disciplina è lo spirito con cui si affronta la gara.

Si gareggia principalmente contro se stessi, più che verso gli altri concorrenti. Anzi, quando gli ostacoli sono molto impegnativi e ci mettono a dura prova, la competizione improvvisamente assume le caratteristiche di un gioco di squadra: è anche grazie alle alleanze che si superano i propri limiti e le proprie paure. Sì, perché le gare OCR fanno scontrare gli atleti contro le paure primordiali: altezza, profondità, fuoco, instabilità sono solo alcuni degli elementi alla base dei quali vengono realizzati gli ostacoli.

Chi ha già partecipato ad una obstacle course race non ha più domande, conoscendo il format e i valori sui quali si fonda. Per chi si avvicina da neofita a questo sport e al mondo delle OCR, invece, i dubbi sono tanti. Una delle domande più frequenti è: “posso farlo?”.
La risposta è: TUTTI possono farlo. L’allenamento fisico è necessario ma il percorso può essere portato a termine con tempi e ritmi assolutamente personali. L’obiettivo non è arrivare primi ma raggiungere il traguardo.
Proprio per questo, la sola tecnica non basta. È richiesta determinazione e grinta.

La forza fisica e la forza di volontà sono le due facce della stessa medaglia (quella da finisher, ovviamente!).